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venerdì 14 giugno 2013

ELETTRODOTTI - SENTENZA STORICA

Una sentenza storica quella emessa dal Consiglio di Stato a proposito dell’elettrodotto Dolo Camin. I comuni di Vigonovo, Saonara, Stra, Camponogara, Dolo e Fossò, da una parte, e i Comitati, dall’altra, dopo anni di lotta sono riusciti ad averla vinta su Terna e sui ministeri all’Ambiente, alle Attività produttive, delle Infrastrutture e Trasporti, nonché sulla Presidenza del Consiglio e sulla Regione Veneto. I ricorrenti si erano appellati contro i decreti ministeriali che avevano deciso la realizzazione dello sconcertante elettrodotto e avverso la sentenza del Tar del Lazio che quei decreti li aveva avallati.
E dire che Terna si era affrettata a dare inizio ai lavori e, ben convinta del suo strapotere, si faceva beffe di chi dubitava che la decisione del tribunale superiore potesse riformare la sentenza n. 4068 emessa dal Tar il 7 maggio 2012. Finalmente ha prevalso la ragione e il Comitato del Friuli Rurale che sin dal primo momento è sempre stato al fianco dei Comuni resistenti e degli amici del Comitati locali, plaude e festeggia con loro una vittoria che a ragione deve definirsi storica. A maggior ragione, per il fatto che a condurre la loro assistenza legale è stato lo stesso avvocato che difende i comuni contrari all’elettrodotto Redipuglia-Udine ovest. Il Comitato per la Vita del Friuli Rurale si dice certo che la nuova Giunta regionale vorrà distinguersi da chi l’ha preceduta, per dare vita ad una serena revisione del progetto, più consona al valore ambientale delle nostre terre, alla realtà dei fabbisogni energetici e alla tecnologie in campo.
La fiducia nelle istituzioni e nel buon senso delle persone di buona volontà finirà per prevalere e poco importa se Terna ha voluto accelerare i tempi facendosi autorizzare da un inusuale decreto prefettizio l’accesso ai fondi dove fare quei necessari rilievi e sondaggi che evidentemente non ha mai fatto a tempo debito. Poco importa se per anni è riuscita a condizionare i media locali e, ancora oggi, a inondare la stazione ferroviaria di Udine con cartelloni pubblicitari magniloquenti, fatti apposta per acchiappare il consenso dei merli: noi affrontiamo gli eventi a piè fermo, armati di amore di Patria, di fiducia nella legalità e rincuorati dalla odierna sentenza del Consiglio di Stato.
Anche in Friuli Davide saprà vincere Golia e averla vinta su tutti i suoi camerieri e menestrelli!
Aldevis Tibaldi – Comitato per la Vita del Friuli Rurale

DIETRO LA VITTORIA

La battaglia legale sinora è costata 150mila euro

VIGONOVO – Oltre 150mila euro. È questa la spesa complessiva sostenuta da comuni, Comitati e da privati cittadini per i ricorsi presentati nelle varie fasi dibattimentali, prima al Tar del Lazio e poi al Consiglio di Stato. Gli oneri maggiori (45mila euro a testa) se li sono assunti le amministrazioni comunali di Vigonovo (Ve) e Saonara (Pd), i due paesi che con la realizzazione dell’elettrodotto avrebbero pagato più degli altri l’impatto ambientale nei loro rispettivi territori. (V.Com)



lunedì 3 giugno 2013

LE PIANTE CHE MUOIONO VICINO ALLE ONDE WIFI

Un esperimento scientifico danese compiuto da un gruppo di ragazze della scuola secondaria superiore ha suscitato interesse in tutto il mondo e potrebbe farci cambiare idea riguardo la proliferazione dei dispositivi wireless nelle nostre case.
Secondo il sito web danese di notizie DR, cinque ragazze della prima classe superiore di Hjallerup hanno avviato l’esperimento dopo avere notato che quando la notte dormivano con il cellulare acceso accanto alla testa, il giorno successivo mostravano difficoltà a concentrarsi.
Non essendo in grado di condurre un esperimento sugli effetti dei segnali wireless sull’attività cerebrale, le ragazze hanno quindi deciso di osservare la crescita di piante vicino ai router WiFi – e i risultati hanno un che di sconvolgente.
Come riferisce il sito, sei vaschette di semi di crescione dei giardini sono state messe in una stanza senza alcun router WiFi, mentre altre sei vaschette dello stesso tipo sono state collocate in un’altra stanza, accanto a due router WiFi, i quali, stando ai calcoli delle ragazze, emettevano più o meno lo stesso tipo di onde di un comune cellulare.
Nel corso dei 12 giorni dell’esperimento, i semi nelle sei vaschette distanti dairouter sono cresciuti normalmente, mentre i semi vicino ai router non l’hanno fatto. Anzi, le foto diffuse mostrano che molti dei semi collocati vicino ai routersono diventati marroni e sono morti.
“Questo ha scatenato in Danimarca un acceso dibattito in merito ai possibili effetti negativi sulla salute da parte di telefoni cellulari e impianti WiFi,” ha detto alla ABC News Kim Horsevad, insegnante di biologia alla scuola di Hjallerup.
 La Horsevad ha affermato che parte della discussione sugli effetti negativi  dell’esperimento ha riguardato l’ipotesi che i semi di crescione si siano seccati a causa del calore emesso dai router WiFi utilizzati. Ha raccontato che nel corso dell’intero esperimento le studentesse hanno mantenuto sufficientemente idratati entrambi i gruppi di semi di crescione e che le temperature sono state regolate da termostati.
Secondo Popular Science uno studio simile è stato condotto tre anni fa in Olanda, quando i ricercatori osservarono che alcuni alberi nelle aree urbane stavano presentando “protuberanze” sulla corteccia. L’esperimento, effettuato dall’università di Wageningen, ha comportato l’esposizione per tre mesi di 20 alberi di frassino a vari tipi di radiazioni.  Gli alberi scelti per verificare la tolleranza a forti segnali WiFi cominciarono a manifestare tipici segni di malattia da radiazione, tra cui un aspetto lucido, simile al piombo, sulle foglie.
Riguardo all’attenzione che l’esperimento scientifico delle ragazze sta avendo, la Horsevad ha dichiarato che il professore di neuroscienze Olle Johanssen, insieme all’istituto svedese Karolinska, ha manifestato un grande interesse.

“Probabilmente [Johanssen] ripeterà l’esperimento in condizioni scientifiche, in un ambiente controllato e professionale,” ha detto la Horsevad. “Pertanto è ovviamente consigliabile attendere gli esiti dei suoi esperimenti  prima di incentrare importanti decisioni sui risultati dell’ esperimento delle ragazze.”

Fonte: Daniel Bean per ABC News (24 maggio 2013)

Traduzione di Gabriele Picelli per www.times.altervista.org

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