Siamo in attesa di ricevere conferma dell'avvenuto incontro, appena avremo notizie le pubblicheremo.
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lunedì 5 febbraio 2024
TERRAZZA BERGAMELLA - AGGIORNAMENTO SITUAZIONE
lunedì 30 ottobre 2023
RICHIESTO (SENZA RISPOSTA) IL PIANO D’INTERVENTO IN CASO DI NEVE E GHIACCIO PER L'INVERNO 2023/24
In data 11 ottobre, memori degli inconvenienti subiti durante le ultime nevicate (QUI l'ultima più eclatante), ancora con un clima estivo abbiamo richiesto, con una domanda di accesso agli atti, copia del piano d’intervento in caso di neve e ghiaccio sul territorio comunale di Sesto San Giovanni relativo all’inverno 2023/24, senza ricevere mai risposta.
Purtroppo, non solo constatiamo che, con ormai l'inverno alle porte, sembra non esserci la ben che minima organizzazione in merito, ma neppure la volontà di rispondere.
lunedì 5 giugno 2023
NOVITA' SULLA TERRAZZA BERGAMINA/BOTTONI - AGGIORNAMENTO A MAGGIO 2023 DELL'ODISSEA SESTESE
- la scelta di fare un’area giochi per bambini
- la scelta di fare un’area fitness
- la richiesta di limitare la piantumazione
MAI ai tavoli, che avevano l'obbiettivo di individuare lo scopo e la definizione preliminare
Chiediamo spiegazioni (non alla parte tecnica del tavolo presente ma alla parte politica) sul perché ci si continua a nascondere dietro alle richieste dei comitati e associazioni QUANDO QUESTO NON E' MAI AVVENUTO, la realtà supponiamo sia differente ed è che tali punti sono stati presentati durante la campagna elettorale del 2017 ed, in maniera autonoma, inserite nel progetto.
Il tecnico comunale ci informa che si è dovuto rivedere il perimetro del progetto a causa dei problemi ambientali trovati, specificando che la procedura di bonifica è stata un procedura semplificata rispetto a quella ordinaria, che ha permesso di essere più veloci (!!!!!!!) mentre la contaminazione trovata ha di fatto allungato i tempi. Anche in questo caso è stato ricordato che, sia l’Associazione che il Comitato han fatto sempre presente che quell’area era contaminata e il comune ha sempre negato, sul perché abbiamo perso tempo negli ultimi 14 anni ad intervenire non viene data risposta.
Altro cambiamento del progetto è stato il differente tracciamento della pista ciclabile, fatto in fretta e furia, che non coincide con quello previsto in passato e condiviso con la cittadinanza attiva, anche in questo caso, a nostro avviso per venire incontro a richieste fatte in campagna elettorale, variante che ha di fatto distrutto la parte umida posta a sud di fronte alla terrazza, che risultava essere, in un parco rurale, un’area di pregio a livello ambientale, ma che evidentemente non sia ha (ancora oggi) la sensibilità e la cultura per comprenderne il valore.
Ci viene ricordato, per tranquillizzarci, che il progetto è già stato assegnato e affidato ad una ditta per cui i tempi di esecuzione sono certi, su questo punto ci permettiamo di chiedere il perché i lavori non siano già iniziati, ricordando all'assessore che i lavori erano stati promessi per novembre 2022 (!!!!) e su questo punto, tra lo sgomento dei presenti ci viene fatto presente che il Comune Sesto San Giovanni ha solo un (1) tecnico che segue tutte le pratiche relative alle bonifiche ambientali, e che questo al momento non ha il tempo necessario per eseguire la relazione ed eseguire il collaudo in contraddittorio con ARPA organizzando un incontro in loco per verificare e chiudere l’iter burocratico / amministrativo aperto.
Questa risposta ha praticamente dell'incredibile, una delle città più inquinate d'Italia, con opere di bonifica del valore di miliardi che coinvolgono la salute di 82.000persone sono affidate alla presenza di 1 tecnico, al quale possiamo solo dire grazie per non essersene andato, esternando però lo sdegno per una gestione fallimentare degli uffici comunali (in sette anni nulla è stato fatto per migliorare la situazione), un S.I.N. come Sesto San Giovanni dovrebbe avere una struttura tecnica di ben altra dimensione (ed anche su questo punto non riceviamo risposta).
Ritornando al problema della terrazza abbiamo ricordato che l’Associazione ha da sempre chiesto:
- più area verde e meno cemento o asfalto, anche se drenante (e lo scorso anno avevamo ricevuto un impegno in questo senso)
- di salvare gli alberi esistenti (ed era stato confermato che gli alberi sarebbero stati salvati)
- di piantumare anche la zona di fronte alla terrazza (la risposta fu, che dopo le azioni di bonifica si sarebbe provveduto)
- di ridurre il numero di panchine previste, inizialmente 32 ad oggi 24 (numero che giudichiamo eccessivo e durante l'incontro viene confermato che una parte verrà spostata all’interno del parco)
- di installare sensori di presenza per l'accensione dei lampioni limitando così l'inquinamento luminoso (viene confermato l’installazione di un crepuscolare che riduce la luminosità in assenza di persone
- l’area fitness, era da sempre inserita nella definizione del parco (con un altro centro di costo) e non nella terrazza.
- non sono un altalena e uno scivolo a preoccuparci, ma bensì cosa intende eseguire l’amministrazione, a riguardo chiediamo come verrà eseguito il fondo dell’area giochi senza ricevere risposta o meglio l'unica risposta data è stata: "dobbiamo chiedere ai tecnici", per cui abbiamo chiesto, non essendoci obblighi di legge in merito, che le attrezzature vengano installate su prato evitando colate di cemento e fondi che impermeabilizzano il terreno e rendono impraticabile l'area nei mesi estivi generando isole di calore.
- Abbiamo anche chiesto, non essendo all’interno del progetto finanziato, di considerare di eseguire tali opere dopo, iniziando il prima possibile i lavori , perché ad ogni anno di ritardo è corrisposto un aumento dei costi dei materiali, aumenti che rischiano di far saltare la definizione della terrazza e di lasciarla ad area abbandonata a vita.
Il consiglio Direttivo dell'Associazione Sottocorno
sabato 15 aprile 2023
AL QUARTIERE GESCAL O PARCO DELLE TORRI INCOMINCIANO I LAVORI - QUI ALCUNI CHIARIMENTI OTTENUTI SULLE BONIFICHE
Precisazione; per correttezza rettifichiamo quanto affermato in precedenza perché non eravamo al corrente dei finanziamento di Regione, nel febbraio del 2019 l'assessore Lamiranda ci illustrò il progetto con un onere di costo complessivo di 4.305.000 di euro finanziati da Regione Lombardia di cui circa 2.000.000 di euro affidati al comune di Sesto S.G. per i lotti C e D il restante ad ALER per i lotti F; H e I
Nulla da dire sul
progetto "urbanistico" che riteniamo valido, sempre che non venga vandalizzato
il giorno dopo la consegna al quartiere.
Il tema delle bonifiche siamo riusciti ad affrontarlo nel dettaglio solamente perché abbiamo
posto una domanda diretta a fine presentazione, e sinteticamente prevede un inizio lavori con
l’asportazione del terreno contaminato, per una profondità di
circa 1 / 1,5 metri a causa dei numerosi sottoservizi interrati come le linea della corrente, linee gas, luce fogne ecc.., che di fatto impediscono di scendere oltre quella quota, dopodiché verranno stesi teli di plastica per
isolare gli inquinanti e riportato materiale “pulito” sul quale
piantumare ed installare / costruire le attrezzature presentate
(campo da bocce, giochi ecc..).
Non ci
dilungheremo sulla configurazione del campo da bocce o del tipo di
piante scelte, nel nostro racconto vi raccontiamo quello che invece
cos’è emerso durante il dibattito finale.
La domanda posta
chiedeva di spiegare cosa è stato trovato nel sottosuolo come
materiale inquinante e lo scopo del laghetto per limitare la
percolazione.
La geologa dell'ufficio ambiente del comune ha spiegato che l’indagine condotta è stata accurata ed ha
preso molto tempo agli uffici preposti collaborando anche con ARPA, ATS e uff. della Regione e città Metropolitana, ha visto l’esecuzione di carotaggi (con perforazioni a
4 metri) o scavi in trincea (che prevedono uno scavo ad una
profondità compresa da un min di 50 cm fino ad un max di 1,5 metri
circa) che hanno evidenziato praticamente la presenza di idrocarburi e di tutti i
metalli pesanti conosciuti (cromo esavalente compreso) oltre ad
inerti e scarti normalmente presenti in una comune discarica, ammettendo pubblicamente che il quartiere è stato costruito su una cava usata per
estrarre argilla ed utilizzata successivamente come discarica.
E’ stato
spiegato correttamente anche che l’opera è degli anni 70 (
1972-1978) antecedente alla prima legge ambientale risalente ai primi
anni del 1980, giustificando così la scelta fatta quei tempi (per noi scellerata) di
costruire senza bonificare.
La spiegazione e la ricostruzione la consideriamo precisa e corretta, ci rimane il dubbio di come
la politica (di allora), anche in assenza di leggi di tutela
sanitaria e ambientale abbiano potuto consentire, ed autorizzare la
costruzione di un quartiere di circa 2000 persone sopra (SOPRA)
una discarica utilizzata dalle azienda del comparto metallurgico
presente allora.
Sulla presenza del laghetto presentata come una vasca di
laminazione delle acque piovane (perché c’è un obbligo di legge in merito),
precisiamo che questo è vero in parte, il laghetto non è una vasca
di laminazione (le vasche di laminazione trattengono le esondazioni
di fiumi vedi parco nord), ma una vasca di contenimento e di raccolta delle acque
piovane che prima di essere immesse nella rete fognaria deve
decantare per non aumentare la fase di picco al depuratore, quello
che non è stato spiegato è il perché tutto il progetto verte intorno a questa vasca.
Proviamo a darla noi la spiegazione, quanto progettato non raccoglie solo l’acqua che deve essere smaltita nella rete fognaria, ma anche l’acqua che normalmente viene assorbita dal terreno, in realtà è stato omesso di spiegare (e non ne comprendiamo il motivo in quanto valore aggiunto del progetto) che in questo caso sarebbe causa di percolazione negli strati inferiori, ricchi di metalli pesanti che rischierebbero di inquinare la falda, in questo modo si riduce drasticamente il rischio di percolazione nel terreno.
La quantità d'acqua che si infiltra nell'ammasso di rifiuti e che, dopo averlo saturato, giunge fino al fondo della discarica costituisce il percolato. Tale infiltrazione, attraversando la massa del rifiuto in via di decomposizione, incrementa il proprio contenuto di sostanze sospese e disciolte, creando un miscuglio di composti organici ed inorganici in fase acquosa, con caratteristiche proprie di un liquame altamente inquinante. La formazione del percolato è causata da differenti fenomeni, spesso concomitanti:
a) rilascio di parte dell'acqua originariamente contenuta nel rifiuto (cioè dell'umidità iniziale);
b) produzione di acqua di processo, per via delle reazioni di natura biochimica che si verificano in discarica;
c) attraversamento e conseguente lisciviazione dei rifiuti da parte di acque di origine meteorica.
Dei tre fenomeni citati, l'ultimo contribuisce in maggior modo alla formazione del percolato (anche se i rimanenti due consentono spesso di giustificarne l'origine, pure in assenza di eventi meteorici), in questo modo si può affermare che la quantità di percolato che si forma in una discarica controllata è legata soprattutto alla piovosità, all'altezza ed alla compattazione dei rifiuti.
Un po' diverso da quanto esposto, e soprattutto minimizzato durante l’esposizione, il progetto di per se non è un cattivo progetto anzi rappresenta anche un passo in avanti rispetto a quanto fatto fino ad ora (ovvero il nulla), la tecnica di “incapsulamento del terreno inquinante” è una tecnica diffusa e utilizzata, l’alternativa sarebbe stata quella di spostare un quartiere intero e incominciare una bonifica dopo aver abbattuto i caseggiati con costi di centinaia di milioni.
Questo è il
risultato di politiche passate “folli” , che paghiamo oggi, mirate solo a garantire lavoro
(a spese dell'ambiente e della salute autorizzando sversamenti di ogni genere) e case (di bassa qualità
senza una progettazione “sociale”), senza vedere gli eventi nel loro complesso e gli effetti che generano nel breve, medio e lungo termine, e non crediamo alle giustificazioni legate
all’ignoranza del tempo, o alla poca sensibilità ambientale (negli
anni 70 sia la conoscenza che la sensibilità era già presente) ma più ad incapacità e incompetenza (e forse anche qualcos'altro...).
L’aspetto
positivo di tutto questo è che si incomincia a fare qualcosa (anche se con tempi biblici) quello
negativo che per lo scempio fatto non pagherà nessuno, e sarà eseguito al momento solo su due lotti il C e il D (su cinque F; H; I a carico di ALER), quindi meno della
metà del quartiere (che è stato diviso in 8 lotti di intervento), non siamo proprio convinti che una esposizione di questo genere non abbia generato una caratterizzazione sanitaria e sarebbe stato opportuno chiedere ad ATS un'analisi epidemiologica dettagliata, in contemporanea con l'inizio della progettazione (avvenuta 15 anni fa) in modo da comprendere se l'intervento proposto fosse valido o inefficace.
Se il risultato
finale porterà il quartiere a diventare un centro attrattivo per le aree limitrofe o meglio un’area inclusiva per i cittadini è auspicabile, ma è
presto per dirlo, certo il continuo degrado e i continui vandalismi quotidiani
non danno certezze in merito anche perché come sempre accade in
questi casi ad azioni concrete di rigenerazione urbana non seguono
mai azioni sociali di contrasto alla microcriminalità o di supporto all’emarginazione e integrazione (che probabilmente avrebbero uguale peso economico, ma qui si entra in un'altra sfera che mai si è voluto
affrontare e crediamo mai si affronterà) in questo modo si rischia
di rendere vano lo sforzo che si sta cercando di fare.
E’ stato promesso che sul sito del comune di Sesto San Giovanni verranno pubblicate tutte le slide presentate durante l'incontro.
mercoledì 12 aprile 2023
ALLE GESCAL DOPO OLTRE UN DECENNIO INCOMINCIANO I LAVORI (SI SPERA ANCHE QUELLI DI BONIFICA)
Forse oggi il politico si è accorto della reale differenza e le ha rinominate il “Parco delle Torri”, usando forse un "appellativo" più trendy in linea con i restyling verbali degli speculatori presenti sul territorio comunale.
Fatta questa premessa parliamo del progetto di bonifica, perché questo progetto è nato come un progetto di bonifica di terreni contaminati, e sicuramente non nasce ora con questo sindaco/giunta, ma è un progetto vecchio di almeno 20 anni perché un bel giorno qualcuno si è accorto che su quel terreno (contaminato) è stato costruito un quartiere senza eseguire la ben che minima bonifica.
Così è incominciata la ricerca dei fondi per intervenire, ma non radicalmente (come auspicavamo) ma limitandosi ad intervenire tra le aree verdi che ci sono tra i caseggiati.
Questo è il motivo reale dell'intervento tutto il resto, dai giardini alle piante passando per le aree giochi e i campi da bocce, sono il contorno, quello che è stato previsto da sempre (non ora) dopo l'intervento di messa in sicurezza dell'area.
Ristabilito l'ordine logico del progetto (che ci era parso essere letteralmente nascosto fino ad ora) ci chiediamo però come mai negli ultimi cinque anni i fondi si siano dimezzati e i lavori mai iniziati, infatti :
- Il progetto di riqualificazione ambientale è stato approvato con Decreto Dirigenziale n° 001/2017 (prot gen 21515 del 16/03/2017) ai sensi del D.Lgs 152/06 e s.m.i.;
- Delibera di Giunta Comunale n°365/2018 del 29/10/2018 sono stati approvati i progetti di fattibilità tecnica ed economica redatto in conformità del D.Lgs 50/2016 art.21,23 e 216 comma 4 e al DM 14/2018 sia delle opere di bonifica che della sistemazione degli spazi superficiale
Si perché nel febbraio del 2019 l'assessore Lamiranda ci illustrò il progetto (di cui già eravamo a conoscenza) illustrandoci che per quest'opera si necessitava di 4.305.000 di euro (come del resto riportava correttamente l'articolo del Gazzettino che riportiamo qui di fianco), oggi dopo cinque anni e dopo aumenti di materiali e delle ditte specializzate ci saremmo aspettati che la cifra stanziata aumentasse e non diminuisse a 2.000.000 di euro .
NON VORREMMO (visto perché non se ne parla più) CHE PROPRIO SULL'OPERA DI BONIFICA SI FOSSERO INTRAPRESI DEI TAGLI.
Che quel quartiere dopo 40 anni debba "evolversi" e diventare un centro attrattivo per le aree limitrofe o meglio un’area inclusiva per i cittadini è auspicabile, che ciò venga fatto senza considerare l'ambiente e la salute dei cittadini anche NO.
Il 12 aprile alle 18:00 presso il salone dell'oratorio di via Marx ci saremo, curiosi di comprendere la reale portata del progetto, sperando di non assistere al rito propagandistico di turno di "come siamo bravi" a regalarvi un laghetto artificiale, 120 nuovi alberi, la realizzazione di un’area fitness, un campo di calcetto e di una bocciofila, e aree per bambini, ma di assistere dopo sette anni al primo incontro pubblico dove si affrontano problemi ambientali urbanistici e sociali.
martedì 11 aprile 2023
LA CONSULTA DELL'AMBIENTE, QUELLA SCONOSCIUTA CHE MANCA ORMAI DA 8 MESI E NON SI SA IL PERCHE' !!!!!!!!!!!!!!!!!!
A SETTEMBRE : "a fine settembre (2022!!!!!) dovremmo esserci"
A OTTOBRE : "dai, a ottobre (2022!!!!) dovremmo fare la convocazione "
A NOVEMBRE : "stiamo preparando le convocazioni se non è per fine mese è per i primi di dicembre..."
A DICEMBRE: "siamo sotto natale, se ne riparla con l'anno nuovo"
A GENNAIO : "abbiamo riaperto da poco dobbiamo sentirci ma vedrete che la convochiamo ......"
A FEBBRAIO : "si avete ragione dobbiamo decidere come costituirla (?????????)"
A MARZO : "siamo presi ma a breve la convochiamo ........................"
APRILE 2023 : IL NULLA PIU' ASSOLUTO,
in compenso a Sesto San Giovanni è stata formalizzata la Consulta delle Imprese che oggettivamente nessuno ha ben compreso, anche se abbiamo notato che dopo qualche giorno è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il nuovo codice appalti, (dlgs 36/2023) ............
Ovviamente è una pura coincidenza, non comprendiamo però come si sia accelerata la formazione di una consulta che apparentemente non ha ragione di esistere e comunque non ha storia in questo tessuto urbano, e non si convochi invece la consulta dell'ambiente in una città che è un S.I.N. (perché Sesto San Giovanni è un Sito di Interesse Nazionale per l'inquinamento del territorio) grazie agli sversamenti di quelle imprese che sul territorio hanno fatto profitto ai danni dell'ambiente e della salute dei cittadini.
NO questo proprio non si capisce, come NON comprendiamo il perché all'interno delle consulte ci debbano essere i nominati del sindaco.
Forse se qualche politico ha il coraggio di spiegarlo lo ringraziamo.
mercoledì 29 marzo 2023
E LA PARATIA SOTTO LO SVINCOLO DELLA TANGENZIALE E' SEMPRE LI' , DOPO ANNI NESSUNO HA FATTO NIENTE
Era il 12 di settembre 2022 quando ci venne promesso la sua rimozione e soprattutto l'analisi di quello che sta lì sotto ma ad oggi 29 marzo 2023 NON E' STATO FATTO NULLA
era questione di giorni, son diventati mesi e poi stagioni (siamo in primavera) forse diventeranno anni ma noi non dimentichiamo.
mercoledì 23 novembre 2022
E LA PARATIA SOTTO LO SVINCOLO DELLA TANGENZIALE NON VIENE RIMOSSA NONOSTANTE LE RASSICURAZIONI DI MILANO SERRAVALLE
A settembre abbiamo incontrato i tecnici di Milano Serravalle non solo per affrontare il problema generato dalla chiusura dello svincolo ma anche per chiarire cosa ci facesse una paratia alla base dei piloni di sostegno della tangenziale e sollecitare la chiusura del casello (che non ha senso avere, e sul quale parleremo più avanti).
Ci hanno rassicurato in tutte le maniere che si tratta di una paratia di contenimento, anche se NON hanno saputo spiegare il perché è stata posizionata, hanno escluso si tratti di un container, e minimizzato la probabilità di ritrovare inquinanti, al nostro invito ad eseguire dei carotaggi però si sono opposti, non avendo obblighi di legge, ma promettendo che a breve la paratia sarebbe stata rimossa (in contemporanea con la riapertura dello svincolo entro il 12 settembre 2022) e invece giunti ormai a metà novembre dopo varie solleciti per chiedere chiarimenti sul perché non fosse stata ancora rimossa, le solite rassicurazioni e promesse non mantenute.
Non abbiamo bisogno delle rassicurazioni vogliamo avere delle risposte, togliere la paratia (che a detta di Serravalle non deve esserci) ed avere i dati sul terreno sottostante, così giusto per stare tranquilli.
martedì 9 agosto 2022
ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO E COMITATO CASCINA GATTI INCONTRANO SERRAVALLE AUTOSTRADE
Mercoledì 27 luglio una delegazione formata da un rappresentante dell'Associazione Sottocorno e uno del Comitato di Cascina Gatti hanno incontrato la Direzione Tecnica di Serravalle Autostrade, presso i loro uffici ad Assago per avere delucidazioni in merito ai due punti che abbiamo sempre sottoposto all'amministrazione senza avere mai risposte dettagliate, ovvero:
- La riapertura dell’entrata della Tangenziale EST in via Di Vittorio a Cascina Gatti,
- La presenza di un "cassone" che abbiamo denunciato essere posizionato alla base dei piloni.
"La riapertura dello svincolo"
Sulla chiusura della tangenziale, giunta ormai ad avere un ritardo di quasi 1 anno, ci è stato presentato il progetto di rinforzo del sottopasso di via Idro (che asseriscono non essere a rischio di crollo o cedimento), divenuto urgente adeguare poiché dopo il crollo del ponte MORANDI a Genova sono cambiate le normative, per cui hanno dovuto eseguire l'adeguamento tecnico di rinforzo, opera che è da considerarsi provvisoria, ma propedeutica perché consentirà di modificare il flusso di traffico consentendo il rifacimento completo del sottopasso, in modo questo modo viene reso idoneo ai flussi di transito e del relativo carico a cui viene sottoposto giornalmente, flussi che non sono quelli previsti in fase di progetto decenni fa quando venne costruito.
Sui ritardi accumulati ci hanno informato che sono diverse le cause, dalla gestione dei bandi pubblici (regolati da tempistiche e formalità obbligatori per legge e non dipendenti da Serravalle) al reperimento dei materiali (circa 3,5 tonnellate di acciaio, fibre di carbonio e altro...) ed al loro aumento dei prezzi rilevata dall'apertura del cantiere ad oggi.
Durante l'incontro hanno comunque confermato che il problema sui materiali è stato risolto, sbilanciandosi a confermare che i lavori procedono e continueranno durante tutto il mese di agosto, impegnandosi a mantenere l'obiettivo di riuscire ad aprire lo svincolo prima del 15 settembre 2022, in concomitanza con la riapertura delle scuole, che storicamente determinano flussi di traffico consistenti.
Sono consci che questa situazione abbia comportato forti disagi, ma la chiusura dello svincolo è stata l'unica maniera per ridurre il flusso dei mezzi e il relativo carico nella zona di cantiere, permettendo così i lavori di messa in sicurezza.
"Il cassone"
Da oltre un anno avevamo chiesto spiegazione (senza mai ricevere risposta dall'assessore di competenza !!!!!!), durante l'incontro sono state presentate delle foto eseguite da distanza ravvicinata (cosa a noi impossibile da fare essendo un area tra sedi autostradale non accessibile) che identificano il manufatto più come una paratia di contenimento posizionata durante la costruzione dei cassoni e poi mai rimossa.
Ci viene confermato che durante la cantierizzazione per il rinforzo del sottopasso di via Idro verrà rimossa impegnandosi a confermare tale ipotesi ed informandoci se troveranno anomalie.
A nostra esplicita richiesta di fare una valutazione dello stesso terreno (con carotaggio) hanno gentilmente rifiutato, non essendoci dei presupposti ingegneristici o di indagini ambientali sull’area interessata.
Questa la sintesi di circa un ora e mezza di incontro presso i loro uffici ad Assago che ha visto anche un dialogo più ampio su altri temi correlati a questi, a Serravalle va il nostro ringraziamento per il tempo dedicato, le spiegazioni fornite e la documentazione tecnica presentata.
Sicuramente abbiamo sbagliato a chiedere risposte all'assessorato di competenza, Non sarebbe cambiato molto, ma se avessimo chiesto subito a Serravalle avremmo avuto informazioni precise e probabilmente in tempi più consoni in modo da comprendere ed informare i motivi di questo lungo blocco viabilistico.
martedì 5 luglio 2022
SITUAZIONE CHIUSURA SVINCOLO A SESTO SAN GIOVANNI SUD – VIA DI VITTORIO SU A51
Avevano chiesto spiegazioni, come Comitato Cascina Gatti e Associazione Sottocorno in rappresentanza di cittadini residenti a Cascina Gatti, presentando un reclamo e il dissenso essendo giunti al limite della sopportazione, in relazione alla chiusura al traffico disposta da MILANO SERRAVALLE–MILANO TANGENZIALI, con Ordinanza 206_2021, (a partire dal giorno 3.8.2021), del ramo di svincolo in entrata da via Di Vittorio, evento che, come da indicazione di Serravalle, avrebbe dovuto concludersi entro il 17.9.2021 mentre è tutt’ora chiuso a quasi un anno di distanza, senza aver ricevuto da parte di Serravalle né tanto meno da parte dell’amministrazione Locale giustificazioni in merito, rapporti di cantiere o cronoprogrammi provvisori o definitivi.
Abbiamo chiesto inoltre anche delucidazioni sulla natura del manufatto (posto sotto ai piedi dei piloni che sostengono la A52) per il quale negli ultimi due (2) anni non sono mai state fornite indicazioni di alcun genere alla cittadinanza da nessun ente istituzionale.
Chiediamo quindi, di renderci edotti circa tutti quei problemi che sono stati citati e che continuano ad essere ancora attivi, tanto da creare un disservizio enorme per la circolazione e per i residenti del quartiere di Cascina Gatti dovute alle conseguenti deviazioni dei flussi di traffico, che si scaricano fatalmente sul nostro territorio.
Nello specifico abbiamo chiesto (e richiederemo) a Serravalle:
- Una data di fine lavori attendibile.
- Un Crono-programma aggiornato da oggi alla fine dei lavori.
- Una relazione tecnica che dia una spiegazione reale a tale ritardo.
martedì 5 aprile 2022
INCONTRO SULLA BIOPIATTAFORMA A CASCINA GATTI
martedì 1 marzo 2022
CI SIAMO PRESI UNA PAUSA E NEL FRATTEMPO E' SUCCESSO DI TUTTO !!!!!
Precisiamo, non siamo contrari ai progetti per partito preso, siamo contrari a progetti che, calati dall'alto, non vengono presentati prima di divenire definitivi e che normalmente NON rappresentano gli interessi della città o uno sviluppo del territorio ma interessi di speculatori che nascondono problemi urbanistici ed ambientali, soprattutto dopo la colata di cemento autorizzata in pompa magna sulle aree dismesse delle Falck, riqualificazione che prevedeva inizialmente una forte urbanizzazione (senza servizi) ma con un parco da 50 ettari divenire negli ultimi anni un area ad alta densità abitativa (senza servizi) e con un parco di 24 ettari e rotti.
Ora siamo aperti a conoscere eventuali progetti ed a rimanere illuminati da altrettante "favole urbane", di sicuro sapendo che non ci sono spazi nè servizi adeguati per ospitare eventi da 50.000 persone (oltre alle 25.000 attese come nuovi residenti), ci spaventa il progetto urbanistico che si è sempre nascosto intorno al nuovo stadio fatto di grattaceli e quartieri residenziali che poco hanno a che fare con i campionati delle due blasonate squadre.
Non siamo contro ma non prendiamoci in giro, se c'è un progetto che venga presentato alla cittadinanza e si abbia l'umiltà di confrontarsi, perché decisioni di questo genere rischiano in pochi anni di mettere in ginocchio la città.
venerdì 14 gennaio 2022
PLASTICA MONOUSO DA OGGI 14 GENNAIO 2022 LO STOP ALL'USA E GETTA (FINALMENTE)
Inizia una rivoluzione, che recepisce la Direttiva Ue “Sup” (Single Use Plastic) del 2019 e prevista dal decreto legislativo 196, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 30 novembre 2021.
Da questo momento, è diventato un obbligo mettere un freno all’inquinamento dovuto alla plastica, ma soprattutto modificare il concetto consumistico introdotto negli anni 80 di comprare un oggetto sapendo che è per definizione un rifiuto, che in questi decenni insieme a politiche ambientali inesistenti è stato responsabile della distruzione dell'ambiente a partire dal Mediterraneo.
Questo non rappresenta la fine di un percorso ma rappresenta un'inizio, rappresenta uno sconvolgimento profondo, con oggi affermiamo che
mercoledì 29 dicembre 2021
ONLINE I DATI DELLE CINQUE CENTRALINE POSIZIONATE PER IL MONITORAGGIO DELLA BIOPIATTAFORMA
I valori pubblicati sono consultabili sul sito di ZeroC al seguente link:
mercoledì 8 dicembre 2021
E L'OPERA (INCOMPRENSIBILMENTE) INCOMPIUTA CONTINUA A GENERARE DEGRADO
Questo lo stato attuale della "Terrazza" a un anno dall'apertura del cantiere, con macchine parcheggiate in rimozione forzata (tanto nessuno controlla....), pulizia inesistente, rifiuti abbandonati, rifiuti riportati alla luce dallo scavo e lasciati lì, catena divelta (per l'ennesima volta), recinzione (fissata con il filo di ferro) divelta:
giovedì 11 novembre 2021
TARI 2021 – C’E’ QUALCOSA CHE NON VA !! LA COMUNICAZIONE E' STRUMENTALE (E PER NOI) NON RISPECCHIA LA REALTA'
I cittadini di Sesto hanno da sempre ricevuto la possibilità di pagare con un'unica o in due rate la TARI e che solo lo scorso anno abbiamo avuto un anticipo, e poi ci è stato comunicato (a tradimento) un saldo, nella lettera abbiamo evidenziato almeno tre punti che meritano un chiarimento (visto che sui rifiuti ci abbiamo speso qualche anno di impegno, tempo e sacrifici senza arrivare ad un dunque).
P.to 1
Precisiamo che in questi anni non abbiamo mai ricevuto nessun documento che attesti la mirabolante crescita della differenziata a Sesto San Giovanni, nonostante abbiamo più volte richiesto lumi all’assessore di competenza, facendo proposte (rimaste inascoltate), mai e poi mai abbiamo avuto modo di venire a conoscenza di nessuna campagna di sensibilizzazione in merito (cosa più e più volte richiesta) .
La fantomatica riduzione della tassa in bolletta, ci scusiamo ma NON la vediamo, si certo c'è una riduzione ma probabilmente è dovuto al MILIONE E DUECENTOMILA EURO arrivati nelle casse del nostro Comune direttamente dal Governo Conte per aiutare le famiglie proprio nel pagamento della tassa sui rifiuti in un momento particolare.
Che il tema sui rifiuti sia un tema di civiltà ci trova perfettamente concordi, come ci trova concordi che su questi processi sia difficile governare una città come Sesto, ricordiamo però che in questi anni non è MAI stato fatto un confronto serio e pubblico sul tema, il progetto della biopiattaforma (nato sempre con la precedente giunta) ed usato oggi in maniera strumentale, sicuramente migliora l’impatto ambientale ma non riusciamo a comprendere come faccia ad abbassare la tassa sui rifiuti, nè ad inserirsi in un contesto più ampio del riuso e del riciclo dei rifiuti urbani, visto che nasce per il trattamento dei fanghi da depurazione e della FORSU.
Deve essere chiaro che la Biopiattaforma NON E’ A ZERO EMISSIONI INQUINANTI, raccontare questo è falso, sicuramente il nuovo impianto abbatte in maniera significativa nell'ordine del 70% - 80% degli inquinanti (Nox, polveri, Tpc, Co, Hci So2. Nh3) che venivano immessi prima con l’inceneritore di CORE, crediamo sia stato consigliato male, anche se il concetto dopo quattro anni (4) dovrebbe essere chiaro.
E’ un’impianto a carbon neutral, cioè ̀a ZERO EMISSIONI di C02 (di origine fossile).
L’energia prodotta dal trattamento dei rifiuti (fanghi e FORSU) è ricavata nell’ottica di un’economia circolare dalla quale si ottiene:
- Biometano [prodotto dalla digestione anaerobica]
- Fertilizzanti di alta qualità [come risultato dalla digestione anaerobica]
- Calore generato dal processo di depurazione e dall’incenerimento dei fanghi;
- Acqua depurata che verrà recuperata e riutilizzata per l’irrigazione dei parchi oltre che per uso industriale, ed agricolo
Il Consiglio Direttivo dell’associazione di Via P.Sottocorno
mercoledì 10 novembre 2021
ZTL DI CASCINA GATTI
Probabilmente il problema risiede nella lingua italiana, si legge
VIETATO IL TRANSITO AI MEZZI
DI PESO SUPERIORE A 35 q.
si pronuncia e comprende: