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lunedì 19 giugno 2023

QUARTIERE ADRIANO - IL COMUNE DI MILANO CAMBIA IDEA E NON INTERRA PIU' L'ELETTRODOTTO

Il mancato interramento è la nota più rilevante che abbiamo registrato durante la serata organizzata il 9 giugno presso la sala Magnete dal comune di Milano.
Serata interessante dove sono state presentate opzioni e studi per riconnettere le aree di Milano dopo averle, a nostro modo spezzettate con logiche urbanistiche care solo agli speculatori che negli anni si sono presentati con progetti volti solo a costruire per capitalizzare, senza nessun piano servizi o sociale che fosse in grado di regolare il tutto, oggi ci proviamo, ed anche con competenza, anche se a nostro avviso  andrebbe fatto prima, e non dopo aver dato i permessi per costruire.
Cambiano i comuni e le giunte che le governano, ma il modus operandi rimane sempre lo stesso.

Per quanto riguarda invece l'elettrodotto da 380 kv che ancora oggi è in funzione e che passa per il quartiere Adriano, sapevamo, fino a qualche mese fa, che il progetto di prolungamento della linea 7 a Cascina Gobba finanziato con i fondi del PNNR, ne prevedeva l'interramento, sopra il quale sarebbe passato il tram dividendo (come attualmente fa in via Adriano ) le due carreggiate.
Tutto cancellato in pochi minuti di presentazione, che con molta superficialità ha presentato la nuova configurazione che vede anche una nuova sezione (che riportiamo qui sotto).

Clicca QUI il link per leggere la documentazione a pag.64 sul sito del comune.

Peccato, comprendiamo (anche se non è stato esplicitamente detto) che probabilmente i ritardi accumulati sono tali che non permettono il progetto d'interramento e la copertura del suo costo a causa dell'aumento dei costi di cantiere.
Quello che reputiamo poco accettabile è come è stato fatto, con superfluità, accollando la colpa al fatto che Terna non vuole interrare.
La società Terna non ci è sicuramente simpatica, ma ricordiamo, così come lo abbiamo fatto negli ultimi 14 anni a tutti i politici di diverso colore in diversi comuni che Terna non ha l'obbligo d'interramento, a meno che l'area non rientri in un piano di razionalizzazione delle linee, il costo d'interramento è a carico (in questo caso del Comune) di chi chiedo l'interramento (eravamo presenti quando tutti gli assessori che vi si sono avvicendati in questi anni lo hanno affermato), perché prendere in giro la cittadinanza, oggi gli elettrodotti (causa un quadro normativo che non tutela la salute) vengono interrati partecipando a bandi per la salvaguardia del paesaggio.
Significa perdere un'opportunità che non si presenterà più.


venerdì 29 maggio 2020

STUDIO FRANCESE ESEGUITO SU UN CAMPIONE DI POPOLAZIONE RESIDENTE IN PROSSIMITÀ DI LINEE ELETTRICHE AD ALTA TENSIONE E RISCHIO DI TUMORE DEL CERVELLO




Studio francese recente, eseguito da autori in assenza di conflitto di interesse e finanziato con sovvenzioni della Fondation de France , dell'Agence Française de Sécurité Sanitaire de l'Environnement e del Travail , l'Associazione per la ricerca contro il cancro, la Ligue Contre le Cancer , l'Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale ATC Environnement et Santé.
Studio dove emergono chiaramente sugli effetti dei campi elettromagnetici in bassa frequenza emessi dagli elettrodotti entro 50 metri dalle abitazioni in rapporto ai tumori cerebrali, nello specifico per tutti i tumori cerebrali il dato quasi triplica con significatività statistica mentre per i Gliomi quasi quintuplica sempre con significatività statistica.
Come si può leggere nelle conclusioni “nonostante i limiti di questo studio, i risultati suggeriscono fortemente che il rischio di tumore al cervello, e in particolare i gliomi, potrebbe essere associato all'esposizione residenziale ELF-MF stimata dalla vicinanza di linee elettriche, come già sottolineato da numerosi studi precedenti. Questo studio dimostra come i dati cartografici pubblici possano essere utilizzati negli studi epidemiologici per stimare l'esposizione residenziale, anche se non sono stati progettati per questo scopo. Le limitazioni derivanti dallo scopo originale di questi dati potrebbero essere superate combinando con altre fonti di dati, come le caratteristiche della linea di alimentazione o la metrologia per migliorare l'accuratezza della valutazione dell'esposizione.
Praticamente le conclusioni che noi, osservando gli eventi in quartiere, affermavamo ai tavoli di confronto con ARPA e ATS durante i cosiddetti "tavoli tecnici" indetti dal comune.
E' per questo motivo che chiediamo di intervenire progressivamente interrando gli elettrodotti presenti sul territorio, basta parlare a sproposito affermando che "non ci sono significative evidenze scientifiche".
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RESIDENTIAL PROXIMITY TO POWER LINES AND RISK OF BRAIN TUMOR IN THE GENERAL POPULATION

Camille Carlesa,b,, Yolande Esquirolc,d, Maxime Turubana, Clément Piela, Lucile Migaulta,
Camille Pouchieua, Ghislaine Bouviera, Pascale Fabbro-Peraye, Pierre Lebaillyf,g,h, Isabelle Baldia,b
a Univ. Bordeaux, INSERM UMR 1219, Equipe EPICENE, F33000, Bordeaux, France b CHU de Bordeaux, Service de Médecine du Travail et pathologie professionnelle, F33000, Bordeaux, France c CHU, Toulouse, France d UMR 1027, Université Paul Sabatier III, Inserm, Toulouse, France e Nîmes University Hospital, BESPIM, Nîmes, France f Centre François Baclesse, Caen, France g Caen Normandie University, Caen, France
h INSERM, UMR1086-Anticipe, Axe Cancers et Préventions, Caen, France

ABSTRACT

The effect of ELF-MF on human health is still controversial, particularly as regards long-term health effects like cancer. The literature does suggest, however, that they could be involved in the occurrence of brain tumors, although results concerning residential exposure are scarce. Our objective was to investigate the association between residential proximity to power lines and brain tumors among adults in France by using a geographical information system.CERENAT is a population-based case-control study carried out in France in 20042006. We used geographical data sources on power line location to create exposure scores based on distance between residence and power lines, and on the number of lines near residences. Conditional logistic regression for matched sets was used to estimate Odds Ratios (ORs) and 95% confidence intervals (95%CI).We found significant associations between cumulated duration living at <50 m to high voltage lines and: i) all brain tumors (OR 2.94; 95%CI 1.286.75); ii) glioma (OR 4.96; 95%CI 1.5615.77). Further investigations are needed, particularly to improve the quality and availability of geographical and technical data on power lines.


CONCLUSIONS:


However, the publications in the literature are insufficiently conclusive, mainly because they focused on different types of tumors or assessed ELF-MF exposure in different ways.
Despite this study's limitations, our results strongly suggest that the risk of brain tumor, and particularly gliomas could be associated with residential ELF-MF exposure estimated by proximity of power lines, as several previous studies have already pointed out. This study demonstrates how public cartographic data can be used in epidemiological studies to estimate residential exposure, even if they were not designed for this purpose. The limitations resulting from the original purpose of these data could be overcome by combination with other data sources, such as power line characteristics or metrology to enhance exposure assessment accuracy.
LEGGI QUI LA PUBBLICAZIONE INTEGRALE DELLA RICERCA

FONTE: Sciencedirect.com

giovedì 14 maggio 2020

ATS MILANO RILEVA UN NUMERO SIGNIFICATIVO DI CASI DI ALZHEIMER E PARKINSON’S NELLA POPOLAZIONE RESIDENTE VICINO AGLI ELETTRODOTTI NELL'AREA METROPOLITANA NORD

Durante tutti i tavoli tecnici ai quali abbiamo partecipato abbiamo sempre e con costanza affermato che non si poteva e non si doveva ricondurre alla sola incidenza di leucemia infantile gli effetti determinanti dai campi elettromagnetici generati dagli elettrodotti, perché dalle testimonianze spontanee raccolte, da valutazioni oggettive di ciò che succedeva nel quartiere avevamo definito insieme ai nostri consulenti un elenco di patologie che a nostro avviso non potevano essere considerate “normali", come ad esempio un numero significativo di casi di demenza senile, Alzaimer e Parchinson’s in residenti che abitavano vicino all'elettrodotto da più di 20 anni.

Premesso che il risultato dell'indagine voluta dal comune e condotta da ATS Milano non l'abbiamo mai accettata, i perché sono molteplici e avremmo voluto spiegarli in un incontro pubblico in questo periodo (in modo che non venissero strumentalizzati da nessuno) ma l’emergenza sanitaria ha di fatto spostato tale evento a data da destinarsi, su una cosa però ci siamo congratulati con l’epidemiologo che ha condotto la ricerca, ovvero di non essersi fermato alla letteratura classica ma (come noi abbiamo sempre chiesto) di analizzare l'incidenza di altre patologie che l’impatto dei CEM poteva generare sulla popolazione residente nelle vicinanze degli elettrodotti.

Nell'incontro avuto ad ottobre 2019 ci venne presentata la ricerca, che andiamo a pubblicare oggi, perché se è vero, come il relatore afferma che non c’è certezza, è anche vero che per la prima volta ATS Milano accetta di sviluppare un'indagine al di fuori dei canoni dettati della "letteratura scientifica classica" e guarda caso trova un nesso casuale (come noi più volte affermammo), affermare che i dati sono "significativi" ma non "certi" è per noi rappresenta una contraddizione, (il dato sulle malattie neuro-degenerative è noto da anni), perché se sono significativi con la p< 0.05 non ci sono storie, il trend c'è.

Sappiamo che l'intervallo di confidenza con il valore più basso deve essere sempre superiore a 1 per dare significatività statistica, in questo studio siamo sui livelli di 0,93-0,95 quindi borderline. L’odd ratio per le due patologie è : 1.09/ 1.10 quindi con un incremento del rischio del 9 e del 10% per le due patologie neuro-degenerative.

Nelle conclusioni, molto diplomaticamente, si definisce una debole associazione tra esposizione e malattia, anche se siamo a conoscenza che la letteratura internazionale non solo conferma i dati rilevati ma correla il nesso casuale (lo abbiamo già visto e lo vedremo anche a breve con un' altro studio)

 

Ringraziamo il Dott. Antonio Giampiero Russo, nella speranza che tale studio non venga negato dalla classe politica e lo si utilizzi per definire una corretta “Distanza residenziale dalle linee elettriche ad alta tensione” senza attenersi a disposizioni di legge che poco hanno con valori cautelativi per la salute nel lungo periodo e sappia programmare interventi di bonifica ed interramento di linee esistenti sul territorio.

LE EVIDENZE SCIENTIFICHE CI SONO, BASTA NON NEGARLE

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RESIDENTIAL DISTANCE FROM HIGH-VOLTAGE OVERHEAD POWER LINES AND RISK OF ALZHEIMER’S DEMENTIA AND PARKINSON’S DISEASE: A POPULATION-BASED CASE-CONTROL STUDY IN A METROPOLITAN AREA OF NORTHERN ITALY


Federico Gervasi  ,1,2 Rossella Murtas,1 Adriano Decarli1 and
Antonio Giampiero Russo1*
1                                                                                                                                                                                                   2
Epidemiology Unit, Agency for Health Protection of Milan, 20122 Milan, Italy and Laboratory of Medical Statistics, Biometrics, and Epidemiology “G A Maccacaro”, Department of Clinical Sciences and Community Health, University of Milan, Milan, Italy
*Corresponding author. Epidemiology Unit, Agency for Health Protection of Milan, Corso Italia 19, 20122 Milan, Italy.
E-mail: agrusso@ats-milano.it
Editorial decision 5 June 2019; Accepted 19 June 2019

ABSTRACT

Background: The association between the extremely low-frequency magnetic field generated by overhead power lines and neurodegenerative disease is still a matter of debate. Methods: A population-based case-control study was carried out on the residents in the Milan metropolitan area between 2011 and 2016 to evaluate the possible association between exposure to extremely low-frequency magnetic fields generated by high-voltage overhead power lines and Alzheimer’s dementia and Parkinson’s disease. A statistical analysis was performed on cases and controls matched by sex, year of birth and municipality of residence (with a case to controls ratio of 1 : 4) using conditional logistic regression models adjusted for socio-economic deprivation and distance from the major road network as potential confounders.
Results: Odds ratios for residents <50m from the source of exposure compared with residents at 600m turned out to be 1.11 (95% confidence interval: 0.95–1.30) for Alzheimer’s dementia and 1.09 (95% confidence interval: 0.92–1.30) for Parkinson’s disease.

Conclusions:
The finding of a weak association between exposure to the extremely lowfrequency magnetic field and neurodegenerative diseases suggests the continuation of research on this topic. Moreover, the low consistency between the results of the already existing studies emphasises the importance of increasingly refined study designs.
LEGGI QUI LA RICERCA COMPLETA SUL SITO DI ATS MILANO




domenica 10 maggio 2020

LA RISPOSTA DEL COMUNE DI SESTO S.G. AL NOSTRO ESPOSTO SULL'INTERRAMENTO DELL'ELETTRODOTTO DI CASCINA GATTI

A seguito dell’ottimo risultato ottenuto con l’interramento dell’elettrodotto passante lungo la via Sottocorno (interrato proprio un anno fa) e al fine di minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici in bassa tensione generati da linee di alta tensione ABBIAMO CHIESTO con urgenza (vedi anche il nostro post del 12/02/2020), che si verifichi la disponibilità economica per procedere allo studio di fattibilità o progetto preliminare per prevedere l’interramento della linea di alta tensione singola terna da 220 kV passante per Cascina de Gatti a partire dal giardino di via Rimembranze (vicino al cimitero vecchio) fino al giardino di via Pisa (al Parpagliona all'interno del parco Media valle del Lambro).




Purtroppo la risposta data dal comune (prima dell’emergenza sulla pandemia) che riportiamo qui sotto è risultata vaga e poco convincente, anche rimaniamo sempre fiduciosi 


Noi rimaniamo sempre disponibile per illustrare in un’eventuale incontro (al fine di chiarire meglio il problema) ricordando che all'esposto abbiamo allegato gli studi condotti da ATS, eseguiti dietro nostra esplicita richiesta, dopo la chiusura della indagine, da loro condotta, sull'elettrodotto di via Sottocorno nel 2016.

Rimaniamo convinti (per le esperienze appena concluse) che lo studio preliminare sia fondamentale per poter procedere all'interramento poiché apre direttamente le porte alla partecipazione ad eventuali bandi (e non lo studio epidemiologico!!), e non essendo molto costoso (poche decine di migliaia di euro) ne solleciteremo sempre l'esecuzione in tempi brevi.

Nei prossimi giorni seguiranno le pubblicazioni delle ultimi studi sugli effetti dei campi elettromagnetici in bassa frequenza emessi dagli elettrodotti, cabine di trasformazione ecc..



mercoledì 12 febbraio 2020

PRESENTATO UN ESPOSTO PER RICHIESTA AVVIO DEL PROCESSO DI INTERRAMENTO DELL’ELETTRODOTTO PASSANTE PER CASCINA GATTI DAL CIMITERO VECCHIO A VIA PISA

Nell'agosto del 2018, con la presentazione ufficiale delle note al PGT avevamo già chiesto ufficialmente, a causa della vicinanza dei cavi di alta tensione a diversi caseggiati, alle lamentele raccolte dalla cittadinanza nonché alla preoccupazione degli stessi sugli effetti che i campi elettromagnetici in bassa frequenza potrebbero avere sulla salute umana, pur rilevando dei valori riconducibili a valori sotto i limiti di legge, che ci piace ricordare non essere cautelativi per la salute umana e visto che diverse ricerche, ad incominciare dal rapporto Bioinitiative fino alla stessa ATS ha come riferimento un valore precauzionale di 0,2 microtesla, abbiamo chiesto di:
Ø incominciare la procedura per interrare l’elettrodotto da 220 kV passante per Cascina de Gatti a partire dal giardino presente in via Rimembranze (vicino al cimitero vecchio) fino al giardino di via Pisa (al Parpagliona all'interno del parco Media valle del Lambro).
 























Ø richiedere contestualmente un declassamento della portata dell’elettrodotto portando da 220 Kv a 132 kv a Terna S.p.A. (importante per poterne limitare l’impatto economico d’interramento)








Ø far eseguire agli uffici tecnici comunali un’analisi preliminare sulle aree attraversate attualmente dall'elettrodotto in modo da individuare in anticipo eventuali problematiche nelle utenze attualmente interrate.
Ø  assegnare in tempi brevi l’incarico a TERNA S.p.A. per la definizione del progetto preliminare di interramento.
Ø  presentare, come fatto per l’interramento dell’elettrodotto di via Sottocorno, un progetto di riqualificazione urbana nel quale inserire l’interramento dell’elettrodotto
Tutti questi passaggi sono una sintesi frutto dell’esperienza vissuta insieme agli uffici comunali competenti che crediamo abbiano la competenza per procedere in maniera corretta e precisa al fine di liberare e riqualificare il quartiere dall'ennesimo “eco-mostro”.

A seguito dell’ottimo risultato e dell'esperienza vissuta con l’interramento dell’elettrodotto passante lungo la via Sottocorno interrato proprio un anno fa abbiamo richiesto ufficialmente di incominciare questo percorso, sappiamo bene che non sarà facile ne tanto meno ci sono oggi i fondi, ma non è impossibile (come la storia appena vissuta ci insegna), è sempre e solo volontà politica, perché quando c'e' la volontà politica i soldi si trovano.
Per questa giunta rappresenta sicuramente una bella sfida, vedremo se ne saranno capaci.
A breve pubblicheremo le risposte a tutti gli esposti presentati.
























venerdì 6 settembre 2019

CAMPI ELETTROMAGNETICI A BASSA FREQUENZA (ELETTRODOTTI) E CANCRO: COME LE FONTI DI FINANZIAMENTO INFLUISCONO SUI RISULTATI


Articolo pubblicato da David Carpenter su come le fonti di finanziamento influiscono sui risultati delle indagini sui nessi causali generati dai campi elettromagnetici a bassa frequenza (come quelli generati da elettrodotti,centrali di trasformazione da corrente continua in corrente alternata, Cabine Elettriche, ecc...) e cancro, che dimostra in modo inequivocabile come, se la fonte di finanziamento degli studi e' pubblica/governativa, la relazione esposizione=cancro e' sistematica (leucemia nei bambini, leucemia-carcinoma mammario maschile e femminile-tumore al cervello negli adulti) mentre al contrario quando la fonte di finanziamento e' privata (industria) nessuna associazione e' significativa.
Esattamente come accade oggi per le esposizioni alle radiazioni ad alta frequenza (smartphone, stazioni radio base di telefonia, wi-fi,ecc).
Tutto questo generato dalla mancanza di una legge SUL CONFLITTO DI INTERESSI su reati ambientali e sanitari, vero grande problema internazionale che affligge la società odierna per cui non esiste mai alcun problema/allarme di natura sanitaria.
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EXTREMELY LOW FREQUENCY ELECTROMAGNETIC FIELDS AND CANCER: HOW SOURCE OF FUNDING AFFECTS RESULTS

AUTHOR
David O.Carpenter
Institute for Health and the Environment, University at Albany, A Collaborating Centre of the World Health Organization, 5 University Place, Room A 217, Rensselaer, NY, N 12144, USA

HIGHLIGHTS
Magnetic field exposure causes childhood leukemia in government-funded studies.
Magnetic field exposure does not cause childhood leukemia in industry-funded studies.
Magnetic field exposure increases risk of adult leukemia, brain and breast cancer.
Steps should be taken to reduce human exposure to elevated magnetic fields.

ABSTRACT
While there has been evidence indicating that excessive exposure to magnetic fields from 50 to 60 Hz electricity increases risk of cancer, many argue that the evidence is inconsistent and inconclusive. This is particularly the case regarding magnetic field exposure and childhood leukemia. A major goal of this study is to examine how source of funding influences the reported results and conclusions. Several meta-analyses dating from about 2000 all report significant associations between exposure and risk of leukemia. By examining subsequent reports on childhood leukemia it is clear that almost all government or independent studies find either a statistically significant association between magnetic field exposure and childhood leukemia, or an elevated risk of at least OR = 1.5, while almost all industry supported studies fail to find any significant or even suggestive association. A secondary goal of this report is to examine the level of evidence for exposure and elevated risk of various adult cancers. Based on pooled or meta-analyses as well as subsequent peer-reviewed studies there is strong evidence that excessive exposure to magnetic fields increases risk of adult leukemia, male and female breast cancer and brain cancer. There is less convincing but suggestive evidence for elevations in several other cancer types. There is less clear evidence for bias based on source of funding in the adult cancer studies. There is also some evidence that both paternal and maternal prenatal exposure to magnetic fields results in an increased risk of leukemia and brain cancer in offspring.
When one allows for bias reflected in source of funding, the evidence that magnetic fields increase risk of cancer is neither inconsistent nor inconclusive. Furthermore adults are also at risk, not just children, and there is strong evidence for cancers in addition to leukemia, particularly brain and breast cancer.