Translate

Visualizzazione post con etichetta ELETTROSENSIBILI. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ELETTROSENSIBILI. Mostra tutti i post

martedì 2 novembre 2021

RETE 5G ED ELETTROSENSIBILITÀ, QUALI RISCHI PER LA SALUTE? INTERVISTA AD AGOSTINO DI CIAULA


Rete 5G, elettrosensibilità, elettrosmog, rischi per la salute, per l’ambiente e per la biodiversità.
Un tema che, ancora spesso, in Italia viene sistematicamente banalizzato, ridotto ad argomento da “complottari” o "complottisti" oppure argomento trattato da ignoranti  o da persone non competenti.
Ancora una volta la realtà è ben diversa da come viene veicolata da social network e mass media. 
Vi invitiamo a leggere l'intervista fatta al Dottor Agostino Di Ciaula, Presidente del Comitato Scientifico Nazionale di Medici per l’Ambiente ISDE e del Comitato Scientifico dell’International Society of Doctors for Environment (ISDE) sul sito di Pressenza, Agenzia stampa internazionale. 



Clicca QUI per leggere l'intervista su 




domenica 25 agosto 2019

METANALISI CONDOTTA DAL'ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITA' SUGLI SMATPHONE - PARTE 1

COMUNICATO STAMPA dell'Associazione Italiana Elettrosensibili del 14 agosto 2019
Oggetto: Studio Istisan ‘Esposizione a radiofrequenze e tumori’ dell’Istituto Superiore della Sanità: la valutazione da parte della Associazione Italiana Elettrosensibili

Dopo aver attentamente preso visione del documento redatto dall’ISS, l’Associazione Italiana Elettrosensibili vuole pubblicamente esprimere la propria valutazione sul documento e sull’operato di detto Istituto Pubblico.
    1-Gli Autori hanno sapientemente bilanciato studi positivi e studi negativi al fine di neutralizzare gli evidenti effetti nocivi sulla salute umana, introducendo vizi di forma, sostanza ed omissione qui sotto elencati:
      A - Non sono stati valutati i conflitti di interesse dei ricercatori e le relative fonti di finanziamento degli studi, inserendo lavori gravati da ricerca dipendente dall’industria notoriamente rassicuranti rispetto la nocività sulla salute.
      B - Non hanno voluto servirsi dell’enorme raccolta organica, aggiornata e completa di ricerca bibliografica pubblicamente disponibile (Bionitiative Report) la quale, dopo la ‘pulizia’ da lavori dipendenti dal finanziamento privato, riporta (ben documentandoli) un numero enormemente superiore di articoli scientifici con un fortissimo sbilanciamento a favore di effetti sull’uomo.
      C - Gli Autori, sorprendentemente, non hanno citato i due lavori più importanti degli ultimi dieci anni, a conclusione delle due più rilevanti ricerche tossicologiche su animali mai svolte nel Mondo: dell’americano NTP National Toxicological Program e dell’italiano Istituto Ramazzini (Bologna) che porteranno, con certezza, alla revisione della classificazione della IARC (WHO) del livello di pericolosità delle radiazioni non ionizzanti da possibili cancerogene a probabilecancerogene (se non a cancerogene)!
    2) - L’istituto Superiore di Sanità conferma palesemente con questo documento la sua posizione Negazionista che ha saputo costantemente reiterare in questi due decenni! Sempre impegnati a sostenere la validità del paradigma coniato dall’Istituto tedesco ICNIRP (con il quale l’Istituto ha tessuto un rapporto di dipendenza e di interazione sistematici) che vede solamente negli effetti termici i potenziali danni da radiazioni.
    3) - L’ISS abdica al suo ruolo statutario ed istituzionale di tutela della salute pubblica per essere sinergico alla strategia economica della nostra Nazione finalizzata alla realizzazione del nuovo protocollo di connessione dati wireless, 5G, che comporta un forte ed ubiquitario incremento dei già altissimi livelli di inquinamento elettromagnetico. Infatti nel momento in cui, grazie all’impegno di piccolissime associazioni locali e nazionali, arriva dalla ‘periferia’ la richiesta di moratoria, finalizzata ad una valutazione scientifica della salubrità del 5G, ecco che scende in campo l’ISS con il suo ruolo Negazionista.
    4) - A proposito di Negazionismo, con la implementazione del 5G voluto dalla industria e dal Governo, si disattende al Protocollo di Norimberga (1948) sulla indispensabilità dello esplicito assenso alla sperimentazione da parte di chi la subisce (che sarebbero poi tutti i cittadini!) poiché tale tecnologia non è stata ancora doverosamente valutata per i suoi effetti sanitari in studi e verifiche di laboratorio indipendenti.

    Associazione Italiana Elettrosensibili      www.elettrosensibili.it

mercoledì 24 aprile 2019

LA IARC RIVALUTA LA CLASSIFICAZIONE DELLE RADIAZIONI NON IONIZZANTI – RADIOFREQUENZE (OVVERO I CAMPI ELETTROMAGNETICI)

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha ufficializzato la rivalutazione della classificazione dell’elettrosmog. E lo farà pure con urgenza, visto l’eventuale pericolo mondiale incombente sullo sviluppo e implementazione del 5G

La notizia è apparsa sulla sezione oncologica di The Lancet, (leggi QUI) la rivista scientifica inglese di ambito medico considerata tra le prime cinque al mondo. 
Nelle “Raccomandazioni del gruppo consultivo sulle priorità per la monografia Iarc” per il periodo 2020-2024, tra gli agenti con precedenza di valutazione per una rivalutazione della classificazione sulla cancerogenesi, ci sono infatti le “radiazioni non ionizzanti-radiofrequenze”, cioè l’elettrosmog attualmente valutato in classe 2B (possibili agenti cancerogeni).
Tale rivalutazione avviene dopo la presentazione dei più aggiornati studi, e delle evidenze emerse negli ultimi test condotti dall’americano National toxicology program e dall’Istituto Ramazzini, che supporterebbero la riclassificazione in classe 2A (probabili agenti cancerogeni) se non addirittura in classe 1 (cancerogeni certi) mettendo definitivamente il punto sulla controversa pericolosità delle radiofrequenze, negata persino nelle recenti audizioni parlamentari.
La decisione della Iarc è arrivata dopo la riunione dello scorso mese di marzo, quando un gruppo consultivo di 29 scienziati di 18 Paesi si è riunito per raccomandare le priorità nel programma di monografie, per garantire che le valutazioni delle monografie riflettessero lo stato attuale delle evidenze scientifiche più rilevanti sulla cancerogenicità.


Alcuni Paesi d’Europa, a differenza dell’Italia, hanno già adottato criteri preventivi il 5G, è stato fermato in Belgio (Bruxelles) e in tre cantoni della Svizzera (Ginevra, Giura, Vado), mentre in Olanda una commissione parlamentare ha chiesto verifiche preliminari e in Germania l’Ufficio federale per la protezione dalle radiazioni ha sollecitato ulteriori ricerche, motivo per cui a Malta non sono state messe all’asta le licenze


giovedì 4 aprile 2019

COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE ITALIANA ELETTROSENSIBILI DEL 2 APRILE 2019

Dall'associazione Italiana Elettrosensibili riceviamo con piacere e pubblichiamo 
------o------o------o------o------o------o------

Si è svolto con grande successo il convegno “Elettrosmog, 5G, Elettrosensibilità, svoltosi a Milano il 30 e 31 marzo, e dedicato a un’emergenza di cui i media purtroppo non parlano mai, ma che riguarda in prima persona già un milione e mezzo di italiani che hanno sviluppato una elettrosensibilità verso i Campi Elettromagnetici.
L’evento, al quale hanno partecipato circa 120 persone, è stata un’occasione praticamente unica – nonché la prima in Italia – per far conoscere a un pubblico di non specialisti i vari aspetti scientifici, medici, normativi e legali dell’elettrosmog e dell’elettrosensibilità, nonché per parlare dei rischi connessi con la tecnologia 5G ora in fase di pre-lancio, partendo dalle conseguenze dell’esposizione alle radiofrequenze riscontrate sia a breve termine (elettrosensibilità) sia a lungo termine (tumori, infertilità maschile, malattie neurovegetative, etc.).
Al convegno hanno partecipato ricercatori di caratura internazionale, come il prof. Olle Johansson, neuroscienziato del prestigioso Istituto Karolinska di Stoccolma (Svezia), il quale è stato fra i primi al mondo a studiare la relazione fra le radiazioni emesse dai monitor dei computer e le alterazioni dermatologiche, ed è quindi considerato il “padre” della elettrosensibilità. La sua lunga relazione è stata una vera e propria “lectio magistralis” che è stata molto apprezzata dal pubblico.
Altra ricercatrice di rilevanza internazionale ad aver parlato per illustrare le ricerche svolte è stata la dr.ssa Fiorella Belpoggi, biologa e direttrice dell’Area ricerca dell’Istituto Ramazzini di Bologna, che ha diffuso proprio in questi mesi i dati di una ricerca decennale di laboratorio sugli effetti “in campo lontano” delle radiofrequenze della telefonia mobile, che nei ratti sono risultate essere associate allo sviluppo di tumori del cuore e del cervello, in analogia con quanto trovato per il “campo vicino” dei cellulari dal National Toxicology Program (USA).
Il risultato finale degli studi dell’Istituto Ramazzini ha una notevole valenza in quanto – supportato da quanto pubblicato dall’NTP – secondo la Belpoggi “porterà inevitabilmente alla nuova classificazione di pericolosità delle radiofrequenze: quella di probabili cancerogeni per l’uomo”. I soci ed amici dell’Associazione Italiana Elettrosensibili hanno sostenuto questo Ente indipendente con un crowdfunding che si è concluso con successo proprio in queste ore.
Diversi sono stati i relatori che hanno approfondito le altre tematiche, come le caratteristiche dei campi elettromagnetici (illustrati dal dr. Andrea Grieco) e, in particolare, gli aspetti medici sottesi all’elettrosensibilità e all’elettrosmog: gli aspetti pediatrici (dr.ssa Laura Masiero della Apple di Padova); la medicina legale e l’elettrosensibilità (prof. Daniele Rodriguez); la medicina del lavoro ed il lavoratore elettrosensibile lavoratore (dr.ssa Annunziata Difonte).

L’elettrosensibilità è stata analizzata non solo dal punto di vista eziologico, diagnostico e terapeutico: è stata anche presentata, per la prima volta, una sintesi dell’analisi di oltre 100 pazienti
visitati dalle due dottoresse dell’Associazione: la già citata Di Fonte e Anna Zucchero.
Questo studio ha confermato la validità di un Protocollo Diagnostico AIE impostato in sintonia con
esperienze internazionali, ma ottimizzato in questi due anni.
L’avvocato Stefano Bertone, dello studio legale Ambrosio & Commodo, ha fornito invece un inquadramento legislativo e giurisprudenziale del problema dell’elettrosensibilità. Le avvocatesse Valeria Rossitto e Valeria Sergi hanno fatto un’interessante rassegna delle sentenze emesse sia a livello internazionale sia nazionale, con riferimento a quelle recentissime in materia di Wi-Fi nella scuola e di “Informazione obbligatoria” che i Ministeri debbono effettuare.
Il primo obiettivo dell’evento, pienamente raggiunto, era proprio quello di fornire delle “pillole” formative ai presenti in due ambiti: sia legale sia di diagnosi/terapia e per il riconoscimento della malattia, ad oggi non riconosciuta né dal nostro Servizio Sanitario né dall’OMS, mentre ad esempio in Svezia è equiparata a un handicap, con tutte le tutele conseguenti.
La seconda giornata del convegno si è invece concentrata sull'attualità e su quanto i cittadini possono fare per tutelare la salute di se stessi e dei propri figli.
Il primo intervento è stato della dr.ssa Milena Greco, che ha portato una chiave di lettura dell’associazionismo e movimentismo “no-elettrosmog” in Italia dal punto di vista antropologico: un approccio ritenuto “innovativo e che aiuta a riflettere”.
Il Sindaco di Borgofranco d’Ivrea, Livio Tola, ha portato l’esperienza di un piccolo comune della provincia di Torino che si è rifiutato di attivare una rete Wi-Fi nella locale scuola (dunque pagata dallo Stato), eseguendo invece un normale e “sano” cablaggio per abilitare i computer didattici alla connessione dati richiesta dal Ministero. Si può quindi fare, se si vuole!
Il giornalista d’inchiesta Maurizio Martucci, fresco autore del libro Manuale di autodifesa per elettrosensibili, ha raccontato le ultime novità su questo fronte molto caldo, nel suo ruolo di Coordinatore dell’Alleanza Stop-5G, che ha prodotto un convegno a Vicovaro (RM) meno di un mese fa. In particolare, ci ha raccontato cosa è successo da quel giorno in sede parlamentare, nonché la presa di posizione di alcuni dei 120 piccoli Comuni italiani ai quali è stata imposta la partecipazione forzata alla sperimentazione del 5G.
Essenziale, poi, è stata la discussione finale “a porte chiuse” non tanto su una piattaforma politica di interventi legali e/o normativi, presentata dall’AIE, ma sulla indispensabilità di creare un coordinamento nazionale fra i vari comitati italiani che si occupano di elettrosmog, al fine di creare un fronte comune contro quella che si prospetta come una minaccia imminente.
In tal senso, l’AIE ed i vari comitati presenti hanno convenuto di predisporre un “MoU” (in pratica, un memorandum condiviso) focalizzato sugli aspetti organizzativi, che sarà poi proposto alle altre associazioni e comitati locali presenti sul territorio italiano.

venerdì 15 febbraio 2019

CONTINUANO INCESSANTI GLI APPELLI DELLE COMPAGNIE TELEFONICHE PER L'INNALZAMENTO DEI LIMITI DI LEGGE


Dopo averli demoliti per anni con la complicità di una classe politica ignorante ( se non piena di conflitti d'interesse ) ora chiedono di alzare i limiti di legge riguardanti le esposizioni elettromagnetiche della telefonia cellulare, limiti che sono ben già alti per la salute pubblica ( leggi QUI l'appello delle compagnie telefoniche )

Noi chiediamo il rispetto delle attuali leggi e una reviuw del testo di legge in una forma più restrittiva che tenga conto di tutte le ricerche scientifiche fatte e delle nuove patologie che sono state scoperte.


mercoledì 13 febbraio 2019

FINANZIA LA VERITÀ - FINANCE THE TRUTH !

Sostieni la ricerca dell'Istituto Ramazzini sulla nocività delle radiofrequenze di telefonia mobile.
QUI sotto il link della più importante ricerca fondi internazionale finalizzata a modificare la classificazione delle radiofrequenze dello IARC, da possibili a probabili se non certi cancerogeni per l'uomo
Inutile spiegare che i risvolti  per l'umanità saranno straordinariamente positivi. Finalmente potremo adire a percorsi di Prevenzione Primaria ( soprattutto perché è imminente l'arrivo del 5G )



Il futuro si modifica insieme, e sulla piattaforma di crowdfunding Eppela abbiamo la possibilità di sostenere la ricerca indipendente dell'Istituto Ramazzini.

Sostenere tale ricerca significa decidere il proprio futuro, sostenere un progetto di crowdfunding vuol dire rivoluzionare le leggi del mercato, credere nell'idea e far sì che questi abbia il successo che merita, queste dipendono da diversi fattori come l’entusiasmo e la capacità culturale della "community" nel recepire il problema.

MIGLIORIAMO IL NOSTRO FUTURO PARTECIPANDO NON DELEGANDO




martedì 13 novembre 2018

ARRIVA IL 5G E PER LA POLITICA NON CI SONO PROVE CHE SIA PERICOLOSO!!!

Dopo aver dato l’ok al 5G in cambio di 5,5 miliardi di Euro adesso è ufficiale che il governo non adotterà misure cautelative per proteggere la popolazione esposta alle irradiazioni del 5G ne adotterà nessuna principio di precauzione su tali esposizioni.
Purtroppo cambiano i governi ma il “modus operandi” non cambia di una virgola, dal 1 gennaio 2019 faremo da cavie per il più grande esperimento sanitario a livello globale, saremo esposti sette giorni su sette per 24 ore al giorno in campi elettromagnetici in alta frequenza (multipli) e cumulativi ai campi in bassa frequenza, all'elettrosmog generato di base da elettrodomestici presenti in ogni abitazione e al campo elettromagnetico terrestre di fondo (al quale ci siamo adattati in migliaia di anni durante la nostra evoluzione) 

Le giustificazioni e rassicurazioni a tale esposizioni sono sempre le stesse, basate sempre sulla stessa superficialità e sugli interessi in gioco, dedotta in base a studi vecchi di vent'anni ad oggi obsoleti e inadeguati per qualsiasi valutazione preliminare sul rischio sanitario che si andrebbe ad incorrere (cancerogeno e ad eventuali malattie correlate), a nulla sembrano servire ricerche condotte da centri di ricerca del National Toxicology Program e dell’Istituto Ramazzini.
L’argomento viene affrontato con un corretto spirito critico dal giornalista Maurizio Martucci nell’articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano che invitiamo a leggere QUI

sabato 31 marzo 2018

PROGRAMMAZIONE NAZIONALE DI “SENSIBILE” IL DOCUMENTARIO SULLE PERSONE ELETTROSENSIBILI DI ALESSANDRO QUADRETTI


Il documentario italiano su MCS e EHS, prodotto da Officinemedia in collaborazione con Associazione Italiana Elettrosensibili è stato da noi sovvenzionato e sostenuto, è sicuramente un progetto “scomodo” per i temi che tratta ma un buon inizio per quella inversione culturale che ci aspettiamo.

Così dopo un lungo periodo di attesa ecco le date delle proiezioni di “SENSIBILE” che si terranno in tutta Italia tra aprile e maggio, in piccole e grandi città con un tour che ha come scopo principale quello di sensibilizzare il pubblico che ancora non sa, o preferisce…non sapere.
12 aprile ore 21 Cinema Buonarroti – Civitavecchia
14 aprile ore 16 Seraphicum – Roma
16 aprile ore 21 Cinema San Biagio – Cesena
20 aprile ore 21 Cinema Snaporaz – Cattolica
20 aprile ore 21 Cinema Teatro Moderno – Savignano
23 aprile ore 21 Cinema Moderno – Castel Bolognese
24 aprile ore 21 Spazio Oberdan – Milano
26 aprile ore 18 Spazio Oberdan – Milano

26 aprile ore 21 Sala S. Luigi – Forlì
27 aprile ore 20 Cinema Jolly – San Nicolò (Pc)
27 aprile ore 19.30 Cinema Le Grazie – Bobbio (Pc)
3 maggio ore 21 Cineporto – Lecce
4 maggio ore 16 Cineporto – Bari
5 maggio ore 18 Ipanema- Barletta
7 maggio ore 21 Cineporto – Foggia
10 maggio ore 21 Cinema Mariani – Ravenna
15 maggio ore 20 Cinema Astra – Parma
17 maggio ore 21.15 Cinema Sarti – Faenza
19 maggio ore 18.30 Cinema Centrale – Imola
29 maggio ore 20 Cinema Nosadella – Bologna
Per info e per vedere il Trailer “SENSIBILE”clicca QUI

martedì 20 febbraio 2018

IL DOCUMENTARIO DELLA TV RULLA SULLE PERSONE IPERSENSIBILI AL WI-FI




PER ATTIVARE I SOTTOTITOLI PREMERE LA ROTELLINA IN BASSO A DESTRA 


  • Traduzione di Riccardo Radici 
  • Revisione di Francesca Demontis

L'elettroipersensibilità è difficile da diagnosticare ed è ancor più difficile convincere gli altri che esista realmente. Non c'è alcuna cura conosciuta e l'unico modo per alleviare i sintomi sembra essere, per le persone elettroipersensibili, separarsi dai dispositivi elettronici e dall'influenza di reti senza fili. Insomma non hanno altra scelta se non fuggire nei boschi o in aree rurali remote tra l'altro sempre più rare.
A livello internazionale si parla di “Ipersensibilità ai Campi Elettromagnetici” (Electromagnetic Hypersensitivity, EHS), comunemente si abbrevia in Elettrosensibilità (Electrical Sensivity, ES). L’orientamento è di classificarla tra le malattie da causa ambientale come la Multichemiosensibilità (MCS). Numerosi gruppi di scienziati richiamano con forza la Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ad un rapido riconoscimento della Elettrosensibilità come vero e proprio stato di malattia, includendola nei codici ICD (International Classification of Diseases).
I criteri di diagnosi attualmente considerati validi sono quelli formulati dalla Associazione dei Medici Austriaci (“Linea guida dell’Associazione Medica Austriaca per la diagnosi e il trattamento dei problemi di salute e malattie correlate ai campi elettromagnetici”).

Per quanto riguarda le indagini utili a diagnosticarla, una recente pubblicazione scientifica ad opera del prof. Belpomme, ha individuato dei biomarcatori predittivi di malattia.

La malattia è nota da almeno 60 anni, ma si sta diffondendo rapidamente nella popolazione generale per la recente la diffusione ubiquitaria ed esponenziale dell’Elettrosmog; prima invece interessava quasi esclusivamente radaristi e tecnici che si esponevano ai CEM in ambito lavorativo.

Non è nota alcuna terapia. Al momento l’unica pratica efficace è evitare o ridurre fortemente l’esposizione ai CEM.

mercoledì 7 febbraio 2018

INTERVISTA AL PROF. MARIO BARTERI SUGLI EFFETTI BIOLOGICI DEL WI-FI



Intervista rilasciata all’Associazione A.M.I.C.A.

-----o-----o-----o-----o-----o-----o-----o-----o-----

LA RICERCA HA FATTO UN PASSO AVANTI NELLA DIMOSTRAZIONE DEI DANNI DA WI-FI

Il Prof. Mario Barteri del Dipartimento di Chimica dell’Università La Sapienza di Roma ha rilasciato un’intervista ad AMICA per parlare del progetto di ricerca condotto insieme al Dott. Fiorenzo Marinelli e ad altri, con il sostegno di AMICA, sugli effetti della radiazione del Wi-Fi sullo stress ossidativo e in particolare sul glutatione.
Altri studi hanno già evidenziato che il glutatione è un fattore chiave.
Nei pazienti elettrosensibili due studi hanno già trovato una carenza di glutatione (così come nei pazienti con MCS) mentre sono una decina gli studi che hanno trovato una riduzione del glutatione nei topi esposti a Wi-Fi.
Questi studi sono importanti per scoprire le cause ambientali elettromagnetiche della MCS e della elettrosensibilità, ma anche per chiarire quanto sia importante vietare l’uso di Wi-Fi nei locali pubblici come scuole e ospedali






venerdì 15 settembre 2017

MEDICI DELL'I.S.D.E. CONTRO LO SVILUPPO DEL 5G

ISDE Italia nel rispetto del principio di precauzione e del principio OMS “Health in all policies”, ritiene opportuna la richiesta di una moratoria per l’esecuzione delle “sperimentazioni 5G” su tutto il territorio nazionale sino a quando non sia adeguatamente pianificato un coinvolgimento attivo degli enti pubblici deputati al controllo ambientale e sanitario (Ministero Ambiente, Ministero Salute, ISPRA, ARPA, dipartimenti di prevenzione), non siano messe in atto valutazioni preliminari di rischio secondo metodologie codificate e un piano di monitoraggio dei possibili effetti sanitari sugli esposti, che dovrebbero in ogni caso essere opportunamente informati dei potenziali rischi.





mercoledì 26 aprile 2017

COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE ITALIANA ELETTROSENSIBILI

Riceviamo e pubblichiamo 

----o----o----o----o----o----o----o----o----o----

La salute di tutti, è più importante del profitto di pochi.

L'Associazione Italiana Elettrosensibili applaude l'ulteriore importante sentenza, in questo caso della Corte di Ivrea, che evidenzia la correlazione tra l'uso improprio dei telefoni cellulari e tumore al cervello e ringrazia il grande lavoro di ricerca delle migliaia e migliaia di scienziati e ricercatori indipendenti che in tutto il mondo contribuiscono ad evidenziare i seri rischi per la salute del genere umano, in particolare bambini e adolescenti, e di tutti gli esseri viventi, causati dai campi elettromagnetici CEM di alta e bassa frequenza.
Sottolineiamo che non esistono solo evidenze scientifiche, in vivo e vitro, di tumori indotti da un uso prolungato nel tempo dei cellulari e cordless, ma anche ampie evidenze scientifiche di alta probabilità di nesso causale per tumori linfatici e infantili del sangue indotti dai tralicci dell'alta tensione e dalla vicinanza ad altre sorgenti di bassa frequenza, e che esistono altri gravi problemi accertati indotti dai CEM: infertilità tra i giovani, disturbi del sonno, ridotta elaborazione della melatonina, disturbi comportamentali, malattie neurodegenerative e l'esponenziale crescita nel mondo dei malati di ELETTROSENSIBILITA' (EHS).
Chiediamo con forza alle Autorità di protezione della salute pubblica, fin qui gravemente latitanti nello svolgere il proprio compito di prevenzione a riguardo, che IMMEDIATAMENTE intervengano con campagne di informazione soprattutto nelle scuole facendo proprio il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE già presente e sancito nella Legge quadro 36/2001 e dal Trattato di Rio de Janeiro e le raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio d'Europa.

Associazione Italiana Elettrosensibili AIE
  • Dott. Anna Zucchero Presidente
  • Dott. Paolo Orio Vicepresidente


giovedì 24 novembre 2016

SOSTENIAMO IL FILM : SENSIBILE


Sostieni con la campagna Crowfounding il primo documentario prodotto in Italia sulla realtà dell’MCS e dell’elettrosensibilità.
E’ in dirittura di arrivo la realizzazione del film "SENSIBILE" sulla realtà delle patologie da causa ambientale: MCS ( Sensibilità Chimica Multipla ) ed Elettrosensibilità , ed è una importante occasione per la realizzazione italiana finalizzata ai festival del cinema nazionali ed internazionali per far emergere una realtà nascosta che cresce a livello esponenziale causata da un ambiente "malato", la raccolta di fondi serve per terminare e migliorare da un punto di vista tecnico l'opera, a sostegno basta anche un minimo contributo per realizzare un grande progetto di prevenzione primaria.

Abbiamo tempo fino al 19 dicembre 2016

clicca QUI per vedere il trailer 


mercoledì 12 ottobre 2016

A CANINO ( VITERBO ) NASCE IL VILLAGGIO PER ELETTROSENSIBILI


A Canino in provincia di Viterbo è nato un villaggio per elettrosensibili che potrà ospitare 50-60 persone, vittime di disturbi legati alla presenza di campi magnetici.
Immaginate un luogo senza  elettrodotti , Wi-Fi per connettersi a internet, il bluetooth, gli infrarossi, la radio, il forno a microonde, il frigorifero, il computer, la parabola satellitare, la televisione in hd, l'asciugacapelli e lo smartphone di ultima generazione. Simboli che hanno di fatto portato nelle nostre case quello che una volta era chiamato futuro ma anche un bel po’ di quelle famigerate onde elettromagnetiche che così bene alla salute non fanno.
Tutto questo, un'oasi incontaminata a meno vicina alla città e a pochi chilometri dal mare, dove si può ritornare a stare all'aria aperta o dentro quattro mura senza la paura di essere trapassati, letteralmente, dall'elettrosmog. In più mangiando cibi sani e respirando aria buona. Il toccasana ideale per la mente e il corpo per staccare la spina dallo stress della vita urbana, questo è il progetto di un ecovillaggio per elettrosensibili, nato dall’idea di Cristiana Vignoli, scrittrice , che col marito Massimiliano Babich è dovuta fuggire da Gemona, sulle montagne friulane al confine con l’Austria, a causa dell’elettrosmog.

Leggi gli articoli completi qui sotto:

giovedì 10 marzo 2016

APPELLO DEI MEDICI FRANCESI E DEGLI OPERATORI SANITARI “PER IL RICONOSCIMENTO DELLA IPERSENSIBILITÀ ELETTROMAGNETICA (EHS)”

Nel marzo 2016 la deputata europea francese Michele Rivaci, da anni impegnata nella tutela dei malati ambientali e nella promozione di limiti di sicurezza più cautelativi per i campi elettromagnetici, ha lanciato una petizione nazionale di medici e operatori sanitari francesi per richiedere al governo il pieno riconoscimento dei diritti delle persone affette da Elettrosensibilità, anche detta Ipersensibilità Elettromagnetica.


Leggi QUI la traduzione in italiano a cura di Francesca Romana Orlando dell’associazione A.M.I.C.A.

sabato 5 dicembre 2015

ELECTROHYPERSENSITIVITY: A FUNCTIONAL IMPAIRMENT DUE TO AN INACCESSIBLE ENVIRONMENT.

In Svezia, l’ elettrosensibilità viene riconosciuta come un danno funzionale causato dall'ambiente in cui si vive.
Il punto di vista svedese fornisce a queste persone una protezione giuridica e dà loro il diritto di ottenere adeguati riconoscimenti, come i sussidi governativi e sostegno economico comune, il tutto con l'obiettivo semplice e unico per consentire alle persone riconosciute come elettrosensibili di vivere una vita pari in una società basata sull'uguaglianza.

---o---o---o---o---o---o---o---o---o---o---o---

Rev Environ Health. 2015 Dec 1;30(4):311-21. doi: 10.1515/reveh-2015-0018.

Electrohypersensitivity: a functional impairment due to an inaccessible environment.


Abstract

In Sweden, electrohypersensitivity is recognized as a functional impairment which implies only the environment as the culprit. The Swedish view provides persons with this impairment a maximal legal protection, it gives them the right to get accessibility measures for free, as well as governmental subsidies and municipality economic support, and to provide them with special Ombudsmen (at the municipality, the EU, and the UN level, respectively), the right and economic means to form disability organizations and allow these to be part of national and international counterparts, all with the simple and single aim to allow persons with the functional impairment electrohypersensitivity to live an equal life in a society based on equality. They are not seen as patients, the do not have an overriding medical diagnosis, but the 'patient' is only the inferior and potentially toxic environment. This does not mean that a subjective symptom of a functionally impaired can not be treated by a physician, as well as get sick-leave from their workplace as well as economic compensation, and already in the year 2000 such symptoms were identified in the Internal Code of Diagnoses, version 10 (ICD-10; R68.8/now W90), and have been since. But the underlying cause still remains only the environment.


venerdì 4 dicembre 2015

JENNY FRY, A 15 ANNI SI È TOLTA LA VITA A CAUSA DELLA SUA ELETTROSENSIBILITÀ

Morire a 15 anni perché elettrosensibile, questa è la storia incredibile di Jenny Fry , una ragazza come tante altre , come tua figlia ,tua nipote o semplicemente come una tua amica , raccontata dall'articolo del dailymail (leggi QUI l'articolo in lingua inglese), e questo è solo l'apice di un problema che sta diventando sempre più frequente anche qui in Italia tra gli adolescenti che frequentano i licei (fino a qualche anno fa era limitato agli studenti universitari) perché oggi valutiamo le scuole per le loro connessioni internet non per i loro programmi o capacità.


La notizia è di qualche giorno, ci siamo presi del tempo per verificare la veridicità di tale informazione, che ci è stata confermata dall’Associazione Eletttrosensibili 


L' elettrosensibilità è una malattia, una sindrome immuno-tossica che compromette diverse funzioni dell’organismo, nel caso di Jenny ha dato problemi alla vescica , stanchezza cronica e mal di testa  (immaginatevi di essere celiaci e di essere costretti a mangiare sempre e tutto a base di glutine), ancora oggi , non viene riconosciuta (anche se qualche tribunale afferma il contrario) e qualche paese in Europa (Francia e Svezia) hanno adottato leggi più cautelative delle nostre ,
Ma noi abitiamo in un paese dove la stampa è più preoccupata delle interferenze che possono generare le luci degli alberi di natale agli effetti generati dalle reti WI-FI, non ci stupiamo quindi come questa notizia venga coperta mediaticamente.
Si proprio il Wi-Fi , ultimo ritrovato della nostra società, che ci permette di essere connessi sempre e ovunque (ma poi per quale ragione !!), abbiamo immesso nella nostra società una tecnologia senza nemmeno porci il ben che minimo dubbio se facesse male o no, prendendo per scontato che le alte frequenze , come le basse , essendo non ionizzanti non fanno male.
A questo si aggiunge l’ignoranza di molti , qualcuno in buona fede e qualcun altro magari mascherando un conflitto d’interessi, non si fanno scrupolo di arrecare danni ai malati con i loro comportamenti scriteriati assumendo posizioni quasi “medioevali”.
Le emissioni Wireless, costituite da microonde, danneggiano l’organismo anche di chi non è in grado di percepirne gli effetti dannosi, proprio come succede se accendiamo un forno a microonde, visto che entrambi i dispositivi hanno le stesse frequenze di funzionamento  ovvero operano sulla banda di frequenza pari a 2,4 Ghz. con la differenza che il  forno ( che è schermato solo sul vetro ) serve a cuocere i cibi, il Wi-Fi a connetterci ad internet , ma la domanda che sorge è : cosa succede al nostro organismo ?
Ammettere la pericolosità significherebbe ammettere che i Campi Elettromagnetici in alta e bassa frequenza (tradotto antenne radio base , Wi-Fi , cellulari , elettrodotti ecc...) sono in grado di arrecare danni all'organismo e questo causerebbe un problema politico ed economico enorme, e allora, per molti  è  meglio stare in silenzio negando anche l’evidenza, far soffrire "l’altro", sempre che l’altro un giorno non si trasformi in te stesso o in tuo figlio o qualche tuo parente o amico, perché allora l’egoismo personale che ha regolato il tuo stile di vita muta drasticamente.
Crediamo che si possa vivere in modo differente dal modo attuale, senza necessariamente abbandonare tale tecnologia, e per chi è preoccupato degli effetti delle luci di natale consigliamo di non accenderle quando è connesso così come consigliamo vivamente di spegnere il WI-FI quando non lo si usa.

Alla famiglia di Jenny va la nostra solidarietà e la nostra vicinanza come va a tutti gli elettrosensibili che devono vivere nascosti perché frutto di un effetto indesiderato di una tecnologia imposta che a ben guardare, forse, non ci serve e la verità forse è troppo scomoda ( leggi QUI l'articolo di  microwavenews in lingua inglese)


sabato 31 ottobre 2015

PATOLOGIE DA CAUSA AMBIENTALE: SENSIBILITA’ CHIMICA MULTIPLA (MCS) ed ELETTROSENSIBILITA’ (EHS)

Servizio della rete televisiva "Teleunica" (http://www.teleunica.tv/) sul Convegno : 

"PATOLOGIE DA CAUSA AMBIENTALE: SENSIBILITA’ CHIMICA MULTIPLA (MCS) ed ELETTROSENSIBILITA’ (dal cellulare al wi-fi) : UNA REALE EMERGENZA SANITARIA", 


organizzato dalla Associazione Italiana Elettrosensibili e voluto da una giovane lecchese costretta a vivere reclusa in casa proprio a causa di queste rare malattie, tenutosi venerdì 18 settembre 2015 presso l'Ospedale A. Manzoni di Lecco.

Ne soffre l’1-3% della popolazione: le patologie da causa ambientale come la Sensibilità Chimica Multipla e la Elettrosensibilità rappresentano una vera e propria emergenza sanitaria.

Locandina dell'evento : 

venerdì 25 settembre 2015

INTERVISTA A PAOLO ORIO VICE PRESIDENTE ASS. ELETTROSENSIBILI

Servizio pubblicato su Teleunica web-Tv  inerente il convegno sulle patologie da causa ambientale tenutosi a Lecco venerdì scorso, organizzato dalla Associazione Italiana Elettrosensibili